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«Vincenzo La Rosa ha lasciato un'impronta indelebile»

di Zammù TV

L'intervento del prof. Dario Palermo alla giornata commemorativa organizzata dall'ateneo: «Il complesso di studi e di ricerche siciliane rimane pietra miliare nella conoscenza della Sicilia non greca grazie all'attività di un grande studioso»




Il video propone il breve intervento di Dario Palermo, professore ordinario di Archeologia classica al Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania, in occasione della giornata commemorativa "Vincenzo La Rosa: una lezione per il futuro" (Catania, Monastero dei Benedettini, 5 novembre 2015). 

La notorietà internazionale di Vincenzo La Rosa (Noto, 1941 - Catania, 2014) fu legata soprattutto alla "fascinazione egea" e alla sua lunga attività di ricerca a Creta. Dario Palermo si sofferma tuttavia sull'attenzione che il docente dell'Ateneo catanese, fin dagli anni della sua formazione, prestò alle testimonianze della cultura e dell'arte degli indigeni di Sicilia, contribuendo a rovesciare la visione riduttiva di Paolo Orsi, che vedeva in esse "gli ingenui prodotti di un popolo, quello siculo, nel quale solo il contatto con la superiore civiltà greca aveva saputo instillare un qualche soffio di attività artistica". 

Dopo aver passato in rassegna l'intera produzione scientifica di Vincenzo La Rosa, Dario Palermo conclude con un omaggio affettuoso: «Il complesso di studi e di ricerche siciliane, anche se progressivamente oscurate da altri interessi, rimane pietra miliare nella conoscenza della Sicilia non greca grazie all'attività di un grande studioso, la cui opera rimarrà ancora per molti anni pietra di paragone per noi che abbiamo la ventura di avventurarci in terreni vicini o paralleli a quelli in cui egli ha lasciato un'impronta indelebile».


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