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Perché abbiamo bisogno di pensare che la mafia abbia vinto e debba sempre vincere?

di Zammù TV e redazione web

Lo storico Salvatore Lupo e il giurista Giovanni Fiandaca sono intervenuti a Catania in occasione della Giornata in ricordo delle vittime di mafia. In video analizzano l'impostazione giuridica del processo sulla "trattativa Stato-mafia"




Perché gli italiani hanno bisogno di pensare che la mafia abbia vinto (e debba sempre vincere)? Secondo lo storico Salvatore Lupo ciò è dovuto in larga parte al catastrofismo di certo giornalismo e certa magistratura, agli opinion maker che celebrano imperterriti la presunta, e mai dimostrata, «invincibilità della mafia». Il giurista Giovanni Fiandaca, dal canto suo, mette in guardia da una giustizia penale che si atteggia a «giustizia delle emozioni», sacrificando il valore irrinunciabile, per uno Stato di diritto, del garantismo penale.

Lupo e Fiandaca, autori del saggio "La mafia non ha vinto. Il labirinto della trattativa" (Laterza, 2014) sono intervenuti all'incontro dal titolo "Mafia e antimafia: ieri e oggi" che si è svolto lunedì 21 marzo 2016, in coincidenza con la XXI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Catania.

Lo storico e il giurista proseguono così la riflessione avviata con il saggio nel quale analizzano con sguardo critico l'impostazione giuridica del processo relativo alla cosiddetta trattativa Stato-mafia, il pamphlet si concentrava sulle tesi dell'ex magistrato Antonio Ingroia pubblicati in "Io so" e sulla sua inchiesta denominata "Sistemi criminali", il cui difetto principale consisterebbe proprio nel «sovrainterpretare, privilegiando la dimensione del complotto».

Salvatore Lupo, professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Palermo, è stato in precedenza docente all'Università di Catania. È vicedirettore della rivista "Meridiana" di cui è stato fondatore, nonché membro del comitato di redazione di "Storica". È autore di una fortunata "Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni" (Donzelli, 1993) tradotta in molte lingue. Nel 2009 ha vinto il premio letterario Vitaliano Brancati grazie al saggio "Quando la Mafia trovò l'America" (Einaudi).

Giovanni Fiandaca, professore ordinario di Diritto penale all'Università di Palermo, è autore - con Enzo Musco - di un noto manuale di diritto penale edito da Zanichelli, mentre per Laterza ha curato "La mafia, le mafie. Tra vecchi e nuovi paradigmi" (con S. Constantino, 1994).