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Il mimo Carles Castillo inaugura la stagione di Teatroimpulso

di redazione web

Debutto fissato per il 6 gennaio alle 21. In cartellone anche un giallo di Agatha Christie, uno spettacolo di improvvisazione a tema giochi di società e una commedia di Achille Campanile che vedono in scena gli allievi della scuola


Prende il via il 6 gennaio la nuova stagione di Teatroimpulso, quest’anno con uno spettacolo in più, quello del mimo spagnolo Carles Castillo (in replica il 7 gennaio alle 21 e l'8 gennaio alle 19).

Autore di diversi libri sul mimo e sull’improvvisazione, Castillo tiene proprio in questi giorni a Catania un workshop per gli allievi della scuola di Teatroimpulso, al termine del quale presenterà al pubblico il suo spettacolo “Recuerdos del pasado”. Nata da una selezione di scene tratta da 15 dei suoi lavori, la performance mette in scena - in versione aggiornata ma riproposta con lo stesso entusiasmo di quando ha iniziato a rappresentarle - brani tratti da spettacoli come "El dr. Jekyll", "La boda", "El Toro", "Director de orquesta", "Mimo en la Calle", "Yo quería ser mayor", "A Escena".

«Mentire con il corpo è più difficile che mentire con le parole - spiega il direttore artistico Mario Guarneri - e dal corpo di Castillo traspare quella verità accumulata in 38 anni di esperienza. Il corpo ricorda meglio della mente le nostre esperienze, ogni vissuto lascia tracce indelebili su di esso. L’attore sensibile riesce a sfruttare questi tesori, facendoli riaffiorare sotto forma di segno artistico durante la performance. È a queste memorie che Castillo si appoggia nel suo spettacolo. Il risultato è un mix tra poesia e comicità in un’esperienza unica ogni sera».

Una tecnica, quella dell'improvvisazione in particolare, che conosce bene anche Mario Guarneri che da ben 25 anni tiene corsi di recitazione, formando i propri allievi a partire proprio dalle tecniche apprese da alcuni dei pionieri del teatro di improvvisazione, fra cui il pedagogo Keith Johnstone, Frank Totino (ospite lo scorso anno di Teatroimpulso per un altro workshop rivolto agli allievi di 3° e 4° anno), e il maestro Anatolij Vasiliev, fondatore della Scuola d'Arti Drammatiche di Mosca (in foto con la presidentessa dell'associazione Nunzia Pruiti e con Mario Guarneri).

Classe 1968, Guarneri ha iniziato la propria attività artistica come prestigiatore, distinguendosi però ben presto per la teatralità delle sue performance caratterizzate dall'ironia e dal sorriso che riesce a trasmettere grazie alle notevoli doti mimiche. Nel 1990 fonda con alcuni amici l'associazione teatrale Sarkasmòs. L'attività didattica, laboratoriale e di ricerca mirata alla formazione dell'attore ha rappresentato e rappresenta uno dei momenti fondamentali del suo percorso fin dal 1991, anno a cui risale l'attivazione del primo "Corso di avviamento alla recitazione". A oggi sono più di duemila le persone che hanno frequentato i suoi corsi nelle province di Catania, Messina e Palermo.

Il percorso formativo proposto dalla scuola di Teatroimpulso è articolato in cinque passi: dopo “Avviamento” e “Metamorfosi” (che affianca al training di base anche un po’ di teoria per poi passare all’applicazione al copione), lo step successivo è rappresentato dal corso biennale di “Improvvisazione” (nel primo anno l’attore è condotto a fidarsi del suo istinto e a rafforzare la sua organica; nel secondo si lavora anche sulla capacità di raccontare storie da soli e in gruppo). «Dedichiamo due anni a questo approccio - spiega Guarneri - perché riteniamo che l’attore non può né deve programmare razionalmente la sua esibizione».

Il quarto passo è il corso “Laboratorio”, nel quale si affronta il ruolo con il processo "dall'esterno verso l'interno"attivato dall'uso delle maschere che gli allievi realizzano personalmente partendo dalle immagini evocate dal personaggio che viene loro assegnato e che sarà poi messo in scena nel saggio di fine corso. A potenziamento si integrano successivamente le maschere vocali e il costume. La fisicità del personaggio, il suo modo di parlare e di muoversi, influenzano la sua interiorità. «In questa fase si applica un metodo opposto a quello che l’attore superficiale ed esibizionista è portato a usare: la memorizzazione del testo diventa l’ultimo passo anziché il primo».

Ulteriore livello è quello dell'"Analisi attiva", durante la quale i partecipanti - selezionati tra quelli che hanno completato i primi cinque step -, in un lavoro molto aperto, rivedono e approfondiscono tutti gli aspetti, concentrandosi - soprattutto con il metodo degli etjud - sulle relazioni, sulle immagini interiori, sulle azioni e sulle reazioni. In sintesi sulla “perezivanie” di Stanislavskij. «Lo so - ironizza Guarneri -, a molti questi termini non dicono niente ed è per questo che ci sono i primi cinque passi: per riempire le parole di esperienze personali».

Come sempre, protagonisti degli spettacoli in cartellone sono gli stessi allievi della scuola, che sotto la guida esperta del maestro imparano anche ad affrontare un "vero" spettacolo. Il secondo appuntamento della stagione sarà il 2, 3, 4 e 5 marzo con “Go back for murder” un giallo di Agatha Christie, si proseguirà il 21, 22 e 23 aprile con il tradizionale spettacolo di improvvisazione teatrale - che quest'anno sarà a tema "giochi di società", da qui il titolo “Impro in scatola” - e si concluderà il 18, 19, 20 e 21 maggio con l’acuta commedia “Il povero Piero” di Achille Campanile.

Gli spettacoli si terranno al teatro Teatroimpulso in via Giovanni Gentile 29 a Catania (info e costi qui, gli universitari che usufruiscono del contributo Ersu possono acquistare l’abbonamento ai quattro spettacoli a 13,50 euro).