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Viaggio nel patrimonio museale di Unict

di Chiara Racalbuto (redazione web)

Nata durante l'emergenza Covid-19 per rispondere al lockdown, prende corpo l'iniziativa del Simua "Pillole di museo": video-racconti delle collezioni custodite dall'Università di Catania, realizzati da studenti, tirocinanti e dottorandi con la supervisione dei responsabili scientifici e in collaborazione con la webtv d'Ateneo


Sistema museale unict

I musei dell'Università di Catania, con le loro collezioni ricche di mirabilia del patrimonio storico, artistico e scientifico d'Ateneo, sono ancora chiusi e si preparano a ripartire dopo la lunga stasi imposta dall'emergenza Covid-19.

In attesa che le porte si riaprano e le sale tornino ad accogliere visitatori in carne e ossa, il  Sistema Museale di Ateneo (Simua) lancia un tour virtuale di musei, archivi e collezioni in cui ritrovare i beni e i saperi dei principali settori entro i quali operano i dipartimenti della nostra Università.

Ogni settimana, a partire da oggi, due brevi video racconteranno la storia delle singole strutture e consentiranno di esplorarle a distanza, per regalare piccole dosi di cultura e mantenere accesi i riflettori su una realtà museale che caratterizza la nostra identità territoriale e che merita di essere valorizzata e apprezzata. 

L’iniziativa, nata spontaneamente al diffondersi delle restrizioni alla frequenza universitaria generate dal dilagare del virus, ha coinvolto diversi dipartimenti dell’Ateneo: «Grazie alla preziosa collaborazione di numerosi studenti, che, nonostante le difficoltà della chiusura delle sedi universitarie, hanno saputo sfruttare questo periodo di emergenza in modo indiscutibilmente produttivo», spiega la prof.ssa Germana Barone, delegata del Rettore per il SimuA. «Ci auguriamo – prosegue – che questi video-selfie, editati grazie alla collaborazione della webtv d'Ateneo, possano contribuire alla valorizzazione del patrimonio dell'Università di Catania e al potenziamento del turismo culturale ad esso legato».

Museo di Archeologia

Si comincia con il Museo di Archeologia, ubicato al primo piano di Palazzo Ingrassia, che comprende reperti della collezione di Guido Libertini (1888-1953), archeologo, docente e rettore dell'Università di Catania, risalenti al periodo preistorico e protostorico fino all’età Tardo Antica e Medioevale. Di notevole interesse è la sezione dedicata a 78 falsi di Centuripe, realizzati con tale abilità da finire al centro di una disputa nazionale sulla loro autenticità. 

Il Museo, il cui responsabile scientifico è il prof. Nicola Laneri, è gestito dall'associazione Officine Culturali, nata nel 2009 con l'intento di valorizzare il patrimonio culturale della città di Catania, e supportato dall’attività di tirocinio degli studenti del Dipartimento di Scienze umanistiche.

Museo di Paleontologia

Il secondo video è dedicato al Museo di Paleontologia, ospitato nei locali del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, le cui origini risalgono al secondo dopoguerra, quando il geologo e vulcanologo Ottorino De Fiore decise di riordinare le collezioni di fossili del Barone Bonaventura Gravina e del Signor Viglino. Al nucleo storico dell'esposizione (composto dalle collezioni Biscari, Gioeni, Maravigna, Aradas, Alessi e Gemmellaro), si aggiunsero, successivamente, acquisti, donazioni e reperti raccolti durante l’attività di ricerca dei paleontologi catanesi. 

Oggi il Museo, che ha per responsabile scientifico la prof.ssa Antonietta Rosso, comprende reperti provenienti da Mediterraneo, Sud-Est asiatico, Sud America, Antartide e oceani Indiano, Pacifico e Atlantico. Uniche e ricchissime sono le raccolte di fossili di organismi tipici di habitat profondi, e la collezione di mammiferi quaternari siciliani, di cui fa parte l’elefante nano Paleoloxodon falconeri


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