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Teatro chiama, (web)radio risponde

di Radio Zammù e Zammù TV

Il Teatro della Città e l’Università di Catania lanciano il progetto multimediale "Radio Teatro Città on Web". Online sabato 17 aprile, sui canali di Radio Zammù e di Zammù TV, la prima puntata del programma "Sinestesie". On air: il radiodramma Ceneri di Samuel Becket

C’era una volta il radiodramma. E c’è ancora. In questo tempo sospeso, in cui i luoghi dello spettacolo e della cultura sono chiusi, la necessità di fare teatro sperimenta nuovi possibili scenari e modalità di promozione della cultura e della drammaturgia.

Il Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, in collaborazione con l’Università di Catania, lancia il progetto "Radio Teatro Città on Web", iniziativa multimediale ideata da Orazio Torrisi, che andrà online attraverso i canali di Radio Zammù (101 FM e in streaming su radiozammu.it) e di Zammù TV (sul canale YouTube zammù tv - Università di Catania).

L'iniziativa affonda le radici nella tradizione del teatro radiofonico di un secolo fa, ma ne rivisita le modalità di fruizione sfruttando le potenzialità della trasmissione radiofonica in streaming, le videoriprese in studio (appositamente predisposto nella sala del Teatro Brancati) e i podcast sempre disponibili per l’ascolto.

E così, fedele alla sua vocazione di guardare al passato per ripensare e programmare il futuro, il Teatro della Città, con il supporto dell’Ateneo catanese, utilizza questo “tempo sospeso” per sperimentare nuove modalità che potranno essere riproposte anche quando, finalmente, i teatri riapriranno per mantenere una finestra multimediale sul palcoscenico e sulle tante "Sinestesie" che si innescano quando avviene l’incontro inaspettato tra il linguaggio artistico classico e quello contemporaneo.

«A parte la breve parentesi dell’estate 2020 – spiega Orazio Torrisi - da ormai più di un anno abbiamo dovuto chiudere il sipario a causa della pandemia. Nonostante per noi lo spettacolo sia sempre e comunque quello dal vivo, ci sembra doveroso sperimentare modalità che ci permettano di portare cultura e teatro nelle case della gente. Per questo abbiamo scelto di ricreare uno studio radiofonico proprio sul palcoscenico del nostro Teatro Brancati. La pandemia ci impone una reinvenzione del nostro mestiere in modalità digitale e noi accettiamo la sfida per portare intrattenimento culturale direttamente nelle case di tutti».

Un punto di vista che incontra perfettamente quello dell’ateneo catanese. «Nonostante le restrizioni imposte dalla crisi sanitaria – ricorda il prof. Rosario Castelli, delegato alla Comunicazione d’Ateneo -, l’Università di Catania non ha smesso di svolgere la propria attività. Il ciclo di letture e podcast "Radio Teatro Città on Web" vuole essere un’occasione per accostarsi all’officina della letteratura e del teatro attraverso una formula che contamina la pratica seminariale e laboratoriale con quella performativa. 

In un presente che conosce lo svuotamento forzato dei teatri e il proliferare di live streaming e registrazioni video di spettacoli, il compito dell’Università è sì quello di essere solidale col settore, ma non proponendo semplicemente una modalità alternativa di consumo dello spettacolo. Occorre tenere alta l’attenzione sul valore civile e pedagogico di questo linguaggio, proponendo forme di fruizione che formino il pubblico nuovo che ci auguriamo sia composto anzitutto dai giovani». 

Intervista

Venerdì 16 aprile alle 11.00, Orazio Torrisi e il prof. Rosario Castelli sono stati ospiti di Radio Zammù all'interno del programma "Aula 101" per raccontare il progetto.

ASCOLTA L'INTERVISTA

Sinestesie | Radio estensioni teatrali

La programmazione del progetto su webradio e webtv d'ateneo sarà inaugurata sabato 17 aprile con "Sinestesie | Radio estensioni teatrali" e prevede un percorso articolato di radiodrammi che si snoderà in quattro ricchi percorsi tematici: "Novecento", "A rima baciata", "La buona novella" e "La memoria delle radici - Le radici delle memoria".

La trasmissione, il cui titolo, non a caso, richiama le percezioni e le contaminazioni dei sensi - e fa riferimento alla dilatazione temporale e spaziale di frammenti teatrali che entrano nella quotidianità degli appassionati - avrà un palinsesto scadenzato bisettimalmente fino al 3 luglio con un impegno produttivo imponente e la partecipazione di attori, studiosi, registi e drammaturghi.

Il primo appuntamento

L’inaugurazione di sabato 17 aprile alle 19 (con repliche domenica 18 alle 19, e lunedì 19 aprile alle 13) è affidata al radiodramma "Ceneri" di Samuel Beckett inserito nel percorso "Novecento", con la regia di Nicola Alberto Orofino e la consulenza di Simona Scattina (ricercatrice in Discipline dello spettacolo). On air (oltre che "on stage"), gli attori Miko Magistro e Concita Vasquez, con Luca Fiorino e Luigi Nicotra.

La puntata potrà essere ascoltata:

I percorsi

Il gruppo "Novecento", è dedicato ai grandi autori del secolo scorso. A curare questo percorso sono il regista Nicola Alberto Orofino; i consulenti Simona Scattina e Ferdinando Gioviale; gli attori Miko Magistro, Egle Doria, Luca Fiorino, Luigi Nicotra, Concita Vasquez. 

Il secondo gruppo è quello di "A rima baciata", un programma della professoressa e drammaturga Lina Maria Ugolini, con consulenza registica di Gianni Salvo e gli attori Anna Passanisi, Gianni Salvo, Maria Rita Sgarlato.

Il gruppo "La buona novella" (che trae ispirazione dalle Novelle per un anno di Luigi Pirandello) è composto dal regista Angelo Tosto, la consulenza di Fernando Gioviale e gli attori Debora Bernardi, Filippo Brazzaventre, Alessandra Costanzo, Lorenza Denaro, Lucia Portale, Giampaolo Romania, Riccardo Maria Tarci, Angelo Tosto.

Il percorso "La memoria delle radici - le radici della memoria" include i tre sottogruppi "Antiche fiabe siciliane", "Mimi siciliani" e "Cantastorie". I protagonisti del primo gruppo sono il regista Ezio Donato, la professoressa Sissi Sardo e gli attori Gianmarco Arcadipane, Raffaella Bella, Evelyn Famà, Marco Longo, Olivia Spigarelli, Riccardo M. Tarci. "Mimi siciliani" (dall’opera di Francesco Lanza) è curato dal regista Gianni Salvo, con la consulenza della professoressa Margherita Verdirame e con gli attori Evelyn Famà, Carlo Ferreri, Anna Passanisi, Gianni Salvo, Maria Rita Sgarlato; infine, "Cantastorie" è curato da Riccardo Maria Tarci con gli attori Evelyn Famà, Carlo Ferreri, Maria Rita Sgarlato e lo stesso Tarci.


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