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Droni, lo stato dell'arte in Sicilia

di Salvo Noto e Giorgio Raito

Monitoraggio ambientale, ispezioni industriali, uso militare. Numerosi gli ambiti in cui i velivoli a pilotaggio remoto potrebbero essere impiegati (e anche i dubbi circa la sicurezza). Se n'è parlato a "Sicily Drone Day 2014"




«L'iniziativa nasce dall'esigenza di fare il punto della situazione sulle attività presenti attualmente nel territorio siciliano, analizzando gli aspetti tecnici, normativi, di ricerca e le possibili applicazioni dei velivoli autonomi o a pilotaggio remoto».

A spiegarlo è il professor Corrado Santoro, docente del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Catania (Dmi), e organizzatore, insieme con il prof. Giovanni Muscato (dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica) e con il dott. Mauro Coltelli dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di "Sicily Drone Day 2014", la prima giornata dedicata ai velivoli a pilotaggio remoto e ai velivoli autonomi.

La giornata ha affrontato una tematica che vede notevole aumento di interesse da parte degli studiosi di robotica per le ripercussioni che questo può avere nel campo della ricerca sperimentale, commerciale e ludica. Diversi sono infatti i possibili utilizzi sia in campo civile (monitoraggio ambientale, del traffico, ispezioni industriali) sia in campo militare.

Non mancano tuttavia i dubbi circa la sicurezza di questi velivoli, ecco perché è importante regolamentarne l'uso.