Musica e Terza Missione: profili, obiettivi e funzioni delle attività musicali universitarie

Ecco com'è andato l'incontro al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre promosso dalla commissione per la Terza Missione dell’Associazione fra i Docenti Universitari Italiani di Musica. Per Unict presente la delegata Maria Rosa De Luca

Doriana Masucci

musica e terza missione

Il 6 e il 7 dicembre si è tenuta a Roma, al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre, una manifestazione dedicata al tema Musica e Terza Missione, promossa dalla commissione per la Terza Missione dell’Associazione fra i Docenti Universitari Italiani di Musica, in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e con il sostegno del MiC – Direzione dello Spettacolo dal vivo. Le due giornate sono state curate dal prof. Luca Aversano, coordinatore della commissione per la Terza Missione ADUIM e presidente della stessa Fondazione Palladium.

Vari temi sono stati toccati nel corso delle due giornate, tra i quali il ruolo della musica nelle istituzioni universitarie, le funzioni formative delle attività musicali universitarie e il legame tra gli insegnamenti musicali e il patrimonio culturale.

Tra gli indirizzi di saluto iniziali della prima giornata, è stato di particolare rilievo l’intervento del presidente Anvur Antonio Felice Uricchio, che ha definito questi due giorni come una grande occasione per crescere, apprezzare il bello della musica che, se da una parte ci appartiene perché è cultura, dall’altra ci permette di trasmettere la conoscenza attraverso le attività definite come public engagement.

Il presidente Aduim, prof. Giovanni Giuriati, ha aggiunto che la musica e la musicologia sono una risorsa per gli atenei, mostrando come le funzioni formative possano essere rafforzate affiancando la pratica musicale alla ricerca scientifica.

L’intervento del prof. Aversano si è incentrato principalmente sulla descrizione del progetto NEUMI-Networking University Music in Italy, promosso dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium di concerto con l’ADUIM: un sito internet di coordinamento utile a rendere percepibile anche pubblicamente il movimento della musica universitaria e la conseguente rivalutazione delle attività musicali svolte in seno agli atenei.

Le iniziative di Terza Missione basate sulla musica non consistono infatti soltanto in una mera produzione di concerti, ma anche in tutta un'altra serie di attività che vanno dalle conferenze pubbliche alla realizzazione di iniziative capaci di coinvolgere la comunità universitaria.

All’interno del dibattito sul ruolo della musica nelle istituzioni universitarie si sono espresse la prof.ssa Maria Rosa De Luca (Università di Catania) e la prof.ssa Paola Dessì (Università di Padova), le quali si sono concentrate sugli aspetti organizzativi e amministrativi delle attività musicali universitarie. In particolare, la prof.ssa De Luca, riportando la sua esperienza nell’ateneo di Catania, si è soffermata principalmente sulle attività musicali e sulle iniziative musicologiche di Terza Missione che l’Università di Catania propone sul territorio, così come sull’importanza del Centro Universitario Teatrale, un vero e proprio collante delle attività musicali e non dell’ateneo.

Nellaseconda giornata di convegno, l’intervento della prof.ssa Giuseppina La Face dell’Università di Bologna ha riguardato il contributo importante che le attività “extracurriculari” possono dare alla formazione della persona sul piano della crescita intellettuale. Queste attività, secondo la prof.ssa La Face, devono essere promosse e incentivate, perché solo studenti ben formati potranno trasferire consapevolmente in ambito sociale le conoscenze e le competenze acquisite.

Allo stesso modo, la prof.ssa Paola Besutti nel suo intervento ha messo in rilievo la funzione fondamentale dei laboratori per la crescita, la formazione e l’inclusione degli studenti, riportando un caso specifico verificatosi nel suo ateneo. Sulle funzioni formative delle attività musicali si sono soffermati la prof.ssa Grazia Portoghesi Tuzi (Sapienza Università di Roma) e la prof.ssa Carla Cuomo (Università di Bologna).

I loro interventi hanno condiviso un giudizio positivo sul valore delle attività musicali nei processi di inclusione e integrazione socio-culturale, concordando sul fatto che i corsi musicologici universitari possono fornire alla formazione del pubblico musicale un supporto essenziale. Al legame tra le discipline musicali e il patrimonio culturale ha rivolto la sua attenzione la prof.ssa Donatella Restani (Università di Bologna), mentre il prof. Andrea Malvano (Università di Torino) ha riportato gli esempi delle lauree honoris causa conferite a musicisti e compositori dell’ateneo torinese, interpretandole anche come atti strategici compiuti dalle università al fine di raggiungere un pubblico più ampio.

Nelle due giornate sono stati apprezzati anche i numerosi interventi musicali, tra i quali quelli del Coro da camera del Collegium Musicum Almae Matris - Università di Bologna; del Laboratorio musicale e performativo dell’Università di Teramo - ISSSMC Braga; dell’Orchestra MuSa Classica di Sapienza e della Roma Tre Jazz Band.