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Marco Selvaggio, il pioniere dell'hang

di Zammù TV e Irene Alì (redazione web)

Il percussionista catanese racconta a Zammù TV il suo ultimo album, "The Eternal Dreamer", prodotto dall’etichetta Waterbirds Records: «Un progetto in cui per la prima volta questo strumento rarissimo è protagonista di un intero disco di musica pop»




Lui è l'unico percussionista italiano a suonare l'hang sulla musica house ed elettronica. Il suo ultimo disco, di cui ha composto i testi e la maggior parte delle musiche, è finora l'unico a fare di questo rarissimo strumento il protagonista assoluto di un intero album di musica pop.

Il catanese Marco Selvaggio racconta a Zammù TV il suo ultimo progetto discografico prodotto dall’etichetta Waterbirds Records di Nica Midulla Le Pira e Simona Virlinzi (madre e sorella del compianto produttore Francesco Virlinzi), che hanno scommesso, insieme con il padre di Marco in questo progetto pionieristico uscito a dicembre 2014, il cui titolo è già tutto un programma: The Eternal Dreamer.

«Ho iniziato a studiare musica tradizionale africana circa 12 anni fa - racconta -, e dopo aver sperimentato il suono del jambè sulla musica house, sono approdato, circa 5-6 anni fa, all'hang. Si tratta di uno strumento molto raro perché realizzato a mano da due artigiani di Berna, produce un suono mistico, sognante, nostalgico, poetico che non era mai stato protagonista di un intero album pop come in questo nostro progetto. In questo siamo certamente pionieri».

Si tratta un album etereo e sognante, che include tre tracce strumentali, sei brani in lingua inglese e una canzone in lingua francese. La produzione artistica dell’album è di Toni Carbone, storico bassista dei Denovo, mentre la parte grafica dell’intero disco è stata curata dall’illustratrice Valentina Indelicato.

Il disco - disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming - ospita le voci di importanti artisti: The Niro, Anne Ducros, Dan Davidson, Haydn Cox, Hazel Tratt, Sidsel Ben Semmane e il cantautore folk statunitense Daniel Martin Moore, che interpreta il brano che dà il titolo all'album.

Il disco è stato anticipato dall’omonimo singolo The Eternal Dreamer: il suo videoclip, diretto da Giacomo Triglia è girato all'interno di una stanza piena di fili a formare intricate trame e intrecci che rappresentano i sogni dell'autore. Viene narrata la complicata storia d'amore di due personaggi (gli attori Ludovica Presta e Davide Dattilo) che, districandosi tra i fili, si incontrano rimanendo aggrovigliati tra i sogni. Eccolo: