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La Grande Guerra e l'Università di Catania

di Chiara Racalbuto (redazione web), Dario Grasso e Giorgio Raito

Mostra documentaria dell'Archivio Storico di Ateneo, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale. In video, curatori e collaboratori raccontano l'esposizione, momentaneamente chiusa a causa dell'emergenza COVID-19




«Ieri, giorno di Natale, in un punto in cui le nostre trincee di prima linea sono vicinissime, austriaci e italiani sono usciti fuori dalle trincee, e abbracciandosi e baciandosi hanno inneggiato al Natale e alla pace futura. Pochi minuti dopo, rientrati in trincea, si sono fucilati a vicenda come cani».

Parole che ancora oggi, a distanza di più di cento anni, mettono i brividi. Testimonianza della vita nelle trincee della Grande Guerra, rivelano l’ingenuità di un giovane studente universitario catanese che, in una lettera indirizzata ai genitori, riflette sull’assurdità del conflitto e sulla crudeltà di dover uccidere coetanei mai visti, senza alcun motivo, solo perché “della divisa di un altro colore”.

Questa lettera, insieme con altri documenti e reperti storici, fa parte della mostra "La Grande Guerra e l’Università di Catania", realizzata dall’Archivio Storico di Ateneo (a cura di Michelangelo Calderaro) a conclusione delle commemorazioni per il centenario della Prima guerra mondiale. La mostra è un’occasione per scoprire la ricchezza della documentazione dell’Archivio Storico e per testimoniare il contributo al conflitto da parte dell'Università di Catania. Attraverso l’esposizione di registri, articoli di giornale, fotografie d’epoca, cimeli, medaglie, si può ricostruire la breve vita dei tanti studenti dell’ateneo catanese che, partiti dalla Sicilia verso le fredde trincee del Nord, non sono più tornati a casa, uccisi dal fuoco nemico. Nei loro registri di carriera, laddove avrebbero dovuto esserci i voti degli esami, appare una frase, secca, terribile: “caduto in guerra”. Tre semplici parole che, come una voragine, hanno risucchiato i sogni di futuri medici, avvocati, insegnanti, matematici, morti in una guerra che non gli apparteneva.

La mostra, allestita nei locali dell’Archivio Storico, al piano terra del Palazzo Centrale di Ateneo, è momentaneamente chiusa, a causa dell’emergenza COVID-19. Attraverso un video realizzato qualche mese fa è possibile avere un assaggio dell’esposizione, raccontata attraverso i volti dei curatori e dei collaboratori.


In video il responsabile dell'Archivio Storico dell'Università di Catania Salvatore Consoli, il curatore della mostra Michelangelo Calderaro e i collaboratori Antonino Terzo e Chiara Racalbuto.