AntropologiaArcheologia / ArteBiotechChimicaDirittoEconomiaFilologiaFilosofiaFisica e AstronomiaInformaticaIngegneria / ArchitetturaLatinoLetteraturaLinguisticaManagementMatematicaMusicologiaPedagogiaPsicologiaScienze agrarieScienze ambientaliScienze biologicheScienze del farmacoScienze della TerraScienze e tecnologie alimentariScienze medicheScienze naturaliScienze politicheSociologiaStoriaStoria del cinema

“La Follia”, concerto grosso di Francesco Geminiani

di Zammù TV e Giuseppe Melchiorri

Eccoci al terzo appuntamento del ciclo "Spazi sonori" che dedichiamo alla musica classica: ad introdurre questa trascrizione della sonata di Arcangelo Corelli, interpretata qui dall’Ensemble barocco dell’Istituto musicale "Vincenzo Bellini, sono i docenti Carla Marotta e Salvatore Carchiolo


Il terzo appuntamento del ciclo "Spazi sonori" prodotto da Zammù TV e dedicato al mondo della musica classica è dedicato a "La Follia" di Francesco Saverio Geminiani, presentata da Carla Marotta, docente di violino all'Istituto musicale "Vincenzo Bellini" di Catania e da Salvatore Carchiolo, docente di clavicembalo sempre al “Bellini" di Catania.

Nome forse oggi poco conosciuto della musica classica settecentesca, nella sua epoca Geminiani (vissuto tra il 1687 e il 1762) era un artista molto noto e in Inghilterra (dove si stabilì a partire dal 1714) era stimato addirittura alla pari di Georg Friedrich Händel (1685-1759) e Arcangelo Corelli (1653 – 1713), di cui lo stesso Geminiani si considera l’allievo ed erede.

Nel 1725 Geminiani è tra i fondatori di una loggia massonica a carattere musicale che come prima iniziativa decide di lanciare una sottoscrizione per la trascrizione (da parte dello stesso Geminiani) della prima parte dell’Opera V del Corelli (formata da 12 sonate), trasformandole in Concerti Grossi. L’operazione ha un grande successo tanto che poco dopo Geminiani decide di trascrivere anche le ultime sei sonate dell’Opera V, fra cui “La Follia”, concerto grosso in Re minore per due violini, violoncello e viola di concertino obbligati e due altri violini e basso di concerto grosso obbligati, composta nel 1729.

“La Follia” è oggi forse l’opera più nota dell’artista toscano e rimane uno dei suoi lavori più eseguiti ai giorni nostri. Nel video è interpretata dall’Ensemble barocco dell’Istituto musicale "Vincenzo Bellini (cembalo e direzione Salvatore Carchiolo, Konzertmeister Carla Marotta).


Vedi anche