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L'occhio della macchina

di Salvo Noto e Mariano Campo

Il prof. Simone Arcagni, studioso di cinema, nuovi media e nuove tecnologie dell’Università di Palermo, approfondisce i meccanismi della computer vision per individuare strategie dei nuovi orientamenti e paradigmi della percezione umana




«Entrare nello specifico del nostro vedere ci consente di entrare nello specifico del nostro sapere. Così come per gli antichi greci, che sono i capostipiti della nostra cultura occidentale, ὁράω (io vedo) e οἶδα (io so) erano verbi con la stessa radice e suggerivano una consequenzialità di azione, alla base della nostra scienza contemporanea c’è proprio l’osservazione diretta del mondo e delle cose, dalla quale può successivamente scaturire la teoria scientifica».

Per questa ragione, secondo il prof. Simone Arcagni, nell’occhio è insito qualcosa di fondamentale nella nostra cultura e vale la pena di proporre una “lettura dal punto di vista filosofico dell’attuale tecnologia legata al vedere: image processing, computer vision, pattern recognition, computer graphics ... Anche perché è fondamentale comprendere, con un approccio tipicamente umanistico, quali impatti abbiano sulla società le nuove tecnologie, che narrazione producono, che direzione ci indicano”. Il docente, studioso di cinema, nuovi media e nuove tecnologie dell’Università di Palermo, il 14 novembre scorso ha tenuto un seminario al dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Catania dal titolo “L’occhio della macchina”, prendendo spunto dall'omonimo volume da lui scritto per Einaudi nel 2018,nell'ambito del corso di "Social Media Management" (cdl in Informatica) tenuto dal prof. Giovanni Maria Farinella.

Arcagni è professore associato dell’Università di Palermo, insegna allo Iulm di Milano e alla Scuola Holden di Torino e collabora con “Nòva – Il Sole 24Ore”, “Film TV”, “Segnocinema”, “Agorà” e altre riviste scientifiche e di divulgazione scientifica. Direttore di “EmergingSeries Journal”, è curatore di Digita!, mercato internazionale di contenuti digitali. Ha pubblicato anche il libro "Visioni digitali. Video, web e nuove tecnologie" (Einaudi 2016).