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Diwan: musica dalle due sponde del Mediterraneo

di Roberto Sammito

Unire le sponde del Mediterraneo attraverso le culture araba e siciliana. Questo è il progetto Diwan, ensemble multietnico diretto da Franco Battiato che il 27 maggio si esibirà  al teatro Metropolitan. Il gruppo, a Catania per il festival La natura della mente, proporrà  un mix di musica e poesia delle due differenti culture mediterranee

Attorno all’anno Mille in Sicilia fiorì nell’arco di tre secoli un’importante scuola poetica araba le cui ricche testimonianze sopravvivono in preziosi manoscritti. Diwan è un progetto musicale per ricordare questa cultura dimenticata e una lingua che nella sua diversità appartiene al nostro patrimonio. «È un progetto che ha fatto già un bel po' di strada – spiega Nabil Salameh uno dei musicisti del gruppo - partito due anni fa e voluto da Franco Battiato, figlio di questa Sicilia che ha vissuto la grande contaminazione tra la civiltà araba e quella sicula-italiana».

Diwan è un progetto che riunisce musicisti del Mediterraneo, e ripropone preziose  un ensemble multietnico d’eccezione, per un evento musicale che è molto più di un semplice concerto. «La parola Diwan è di origine araba, è il luogo d'accoglienza, la camera di casa dedicata alle attività conviviali, una specie di soggiorno dove si dialoga e si ascolta», racconta Nabil.

Il collettivo è formato da 10 artisti, 5 medio orientali e 5 occidentali ed è diretto da Franco Battiato. Il repertorio musicale prevede brani scritti per questa occasione, brani tradizionali e nuove interpretazioni di alcune canzoni del cantautore siciliano.