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Anima Mundi, poesia in movimento

di Laura Rondinella

La compagnia NeonTeatro di Piero Ristagno e Monica Felloni racconta la bellezza della diversità al Teatro Stabile di Catania


Mani che giocano nella pienezza dei corpi, bocche che pronunciano riflessioni profonde e occhi che scrutano i movimenti. Anima Mundi è un incontro silenzioso con l’altro, una parola sussurrata con delicatezza che diventa un uragano di pensieri tacitamente condivisi.

Lo spettacolo della compagnia NeonTeatro, in scena al Teatro Stabile di Catania fino al 17 novembre, completa il Trittico della felicità umana (dopo Ciatu e Invasioni), progetto quinquennale di ricerca artistica nato dalla lettura del libro L'anima del mondo e il pensiero del cuore di James Hillman.

Il Teatro diviene veicolo d’inclusione sociale e il tema dell’identità acquista un tenero senso poetico. «Chi siamo noi?». Una domanda

complessa, reiterata, un quesito senza risposta che racchiude il senso dell’esistenza umana e che si condensa nella dinamicità dei corpi, in bilico su tacchi vertiginosi, gettati, sospesi nell’insensatezza del presente.

Il confronto con la diversità diviene opportunità preziosa di conoscenza e la corporeità annulla persino il concetto di limite. Come riconoscere l’oltre invalicabile di ognuno di noi? In fondo siamo innocenti accumulatori di esperienze, ci affidiamo al conforto del contatto e quando questo stabilisce autentiche connessioni, la vicinanza si tramuta in soffice rifugio. «Da quando ti ho abbracciato non riesco a scendere le braccia». Quelle braccia si sfiorano sulla scena con dolcezza, stringono forti le insicurezze e diventano ancore infinite di possibilità. Poi le azioni e le parole degli attori diventano un’orchestra di voci, i versi risuonano nelle coscienze come nude e semplici verità ritrovate ed è lì, nella quiete dell’attesa, che si manifesta l’incanto della messa in scena.

Il progetto multidisciplinare di Piero Ristagno e Monica Felloni, realizzato con la collaborazione del Teatro Stabile e il Cinap (Centro per l'integrazione Attiva e Partecipata) dell’Università di Catania, si svilupperà nella città etnea per tutto il mese di novembre attraverso spettacoli, laboratori, workshop e seminari connotati da un approccio alla diversità centrato sul benessere comune, volto non a normalizzare lo straordinario, bensì a viverlo.

Venerdì 12 novembre alle 9:15, nella Sala Conferenze del Polo didattico di via Gravina 12 (Catania), si svolgerà il convegno Dal teatro alla società: pedagogia, disabilità, marginalità e territori, promosso dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali insieme al Teatro Stabile di Catania. Il 15 novembre invece, al Dipartimento di Scienze Umanistiche, avrà luogo il seminario Per una poetica della relazione. I trent’anni di Nèon Teatro all’interno del quale Vito Minoia dialogherà con Piero Ristagno, direttore artistico e fondatore della compagnia. L’incontro è curato da Stefania Rimini, Simona Scattina, dalla sezione storico-artistica e dalla produzione culturale del Dipartimento.